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INSTALLAZIONE 1
Castello di PAZIN
WORK TO PROGRESS
Piero Conestabo
“ ROOLCAR “
Attraverso gli anni, la ricerca di Piero Conestabo, si è spinta lungo direttrici che si sono staccate dall’opera puramente pittorica per addentrarsi nei territori di assemblaggi e di environment.
In questa indagine il gesto artistico si lega strettamente all’idea, la progettualità consente all’opera di vivere, respirare e mutare con lo scorrere del tempo, nello spazio in cui viene collocata; di dialogare, in dialettica tensione, con l’osservatore.
Conestabo utilizza i materiali dell’arte e quelli del suo tempo: terre e pigmenti si mescolano a resine, catrame e pneumatici, pastelli e oli si legano in simbiosi con gli objects trouvé e gli scarti urbani.
La gomma vulcanizzata delle ruote degli automezzi assume non solamente una valenza di denuncia ambientale, ma si apre a profonde riflessioni sul valore del passato e della traccia. Proprio la forma dei copertoni, il cerchio come moderno Ouroboros, simbolo dell'eterno ritorno e del continuo rigenerarsi della vita, richiama la ciclicità del Tempo.
Il concetto di impronta si estende così fino a toccare la natura della memoria e del ricordo, rievoca l’imprinting che plasma ciò che siamo e traccia nuove cartografie dei percorsi, fisici e mentali, della nostra esistenza.
Lorella Klun
Pazin - luglio 2011