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In principio fu il disegno. Comune a tutte le arti figurative, ne costituì I'originaria espressione, precedendo la scrittura stessa, che nacque poi ideografica.
Punta d'oro, d'argento, di grafite; carboncino, terra rossa, inchiostri.
Dagli Uffizi di Firenze all' Ambrosiana di Milano, dalla Biblioteca Reale di Torino alle Accademie di Venezia, fino alle Raccolte del Louvre o del British, di Berlino, di Dresda, o di Amburgo, il disegno è stato sempre raccolto in importanti collezioni pubbliche, ma anche private, come creazione artistica di grande qualità, quasi a testimoniare il primo habitat del poeta, la più genuina espressione dell'anima, del sentimento vergine e appena sfiorato da un pudico velo anzi i panneggi dell'idea primigenia...L'iniziale folgorazione del profondo, I'abbozzo di grido o di canto nella sua autenticità. La prima scoperta di verità o di enigma, imprigionata, accarezzata, amata, odiata; ripetuta senza fine, in un giuoco labirintico. Eco su fogli di carta, eco di montagne e di valli, sibilo sottile che attraversa gli spazi; messaggio e domanda, bip cosmico e metafisico, che ritorna dopo momenti millenari a ricadere sulla pagina come colomba ferita, eppure pronta ad altri viaggi.
Al rigore della pittura, dove anche una luce è peso da bilanciare sulla tela, il disegno si oppone come la psiche al fisico. Traccia lieve che parla, incompletezza che apre orizzonti, volo libero e leggero. Una storia. II taccuino dell'artista e un diario. Tante storie.
La musica è romantica; o cerebrale. Figure reali; o astratte. Figure non figure, informali. La germinazione di questo fondale, il disegno, è già il genere che esploderà in superficie. II sortilegio finale è qui ancora pensato nei suoi codici essenziali.
In principio fu il disegno; anche oggi, per ciascun artista. Allora andiamo al ludico sentiero, alla foresta incantata dell'arte, per immergere gli occhi alle sorgenti, dunque a capire dalle fonti il mare
Marzol987 AnnaM. Nalini Setti
INTRODUZIONE AL CATALOGO
E del '75 a Firenze la nascita del 1° Movimento per la Vita. Esiste un Movimento Nazionale per la Vita con sedi nelle varie città italiane (Modena compresa) il quale trova la sua traduzione pratica in altrettanti Centri Aiuto Vita. Non si lavora per una astrazione, ma per le persone viventi, per chi vive. E soprattutto "primum facere, postea docere". II senso fondamentale del Movimento e "essere per", non "andare contro". L'umile certezza d'aver salvato vite umane, va insieme alla consapevolezza d'un aiuto e d'un'idea offerti senza condanne o giudizi, ma riaccendendo 1'amicizia e la fiducia. Del resto difendere e promuovere la vita non e questione semplicemente confessionale e religiosa; la vita e bensì il più importante dono che abbiamo tutti, il comun denominatore che ci lega. Giorgio La Pira indicava il rispetto della vita umana come "frontiera" intransitabile"; un concetto identico e stato espresso da suor Teresa di Calcutta. La vita e per la pace e per 1'unita di tutti i popoli, e la salvezza del genere umano. Le motivazioni culturali che animano il Movimento sfociano nella rimozione dei problemi che contrastano la nascita del bambino. E in questo senso si intende sviluppare un'opera di prevenzione all'aborto che e prevista dalla stessa legge vigente. Convegni, dibattiti, periodici, conferenze non sono mai stati disgiunti da un'azione concreta d'aiuto. Nonostante le limitate risorse economiche, 1'impegno e far si che chiunque qui si rivolge possa tenere il figlio desiderate.
II CAV di Modena è sorto il 26-4-82, con regolare atto notarile, per l'iniziativa di alcuni volontari del Movimento Vita. Ha sede in via Ganaceto 131 (tel. 218064). Sono stati seguiti a tutt'oggi più di 140 casi in modo globale e costante, offrendo ospitalità temporanea nelle strutture del centro, procurando assistenza sociale, sanitaria, psicologica e legale, favorendo l'inserimento lavorativo o il raggiungimento d'un alloggio dignitoso.
Dove mancano la solidarietà di parenti e amici, l'ascolto paziente, le condizioni oggettive necessarie, entra il CAV. Prima ancora dell'aiuto materiale, intende condividere umanamente ogni situazione problematica, assicurando la più completa riservatezza. Fra i numerosi volontari modenesi, appartenenti alle più diverse categorie, offrono la loro opera medici, avvocati, assistenti sociali.
II Movimento per la Vita promuove la mostra presente a favore dei CAV di Modena e Cavezzo, e coglie l'occasione per ringraziare vivamente gli artisti aderenti alla manifestazione, nonchè il pittore Erio Baracchi (che ha curato il progetto grafico del catalogo) e in particolare la dr. Anna Maria Nalini Setti alla quale è stata affidata l'organizzazione e la presentazione della rassegna.
Luciano Capitelli Presidente del Movimento per la Vita Modenese
MOVIMENTO PER LA VITA MODENA
CENTRO AIUTO VITA MODENA
SERVIZIO ACCOGLIENZA VITA CAVEZZO (MO)
Chiesa di S. Maria degli Angeli “PARADISINO”
5 – 31 marzo 1987
MOSTRA Dl DISEGNO
Artisti partecipanti
BARACCHI ERIO BIOLCHINI RAFFAELE BURANI MARINA PAOLA CAVALLARI ALBERTO CONESTABO PIERO GANDINI GINO FERRUCCIO GHELFI DANILO GIUSEPPINI GIORGIO GRIMALDI GIANNI LEONARDI NELLO MANDELLI POMPILIO MARTINETTI ELISA MASTRONARDI CARLO OLIVI BRUNO RONCATICRISTINA ROSALBA NINO
Modena (MO) Parma C. Modena E. Venezia
Crevalcore (BO) Massa C. Bergamo Reggio E. Bologna
Rubiera (R.E.) Reggio E. Modena Bologna
Reggio E.
nfessionale e religiosa; la vita e bensì il più importante dono che abbiamo tutti, il comun denominatore che ci lega. Giorgio La Pira indicava il rispetto della vita umana come "frontiera" intransitabile"; un concetto identico e stato espresso da suor Teresa di Calcutta. La vita e per la pace e per 1'unita di tutti i popoli, e la salvezza del genere umano. Le motivazioni culturali che animano il Movimento sfociano nella rimozione dei problemi che contrastano la nascita del bambino. E in questo senso si intende sviluppare un'opera di prevenzione all'aborto che e prevista dalla stessa legge vigente. Convegni, dibattiti, periodici, conferenze non sono mai stati disgiunti da un'azione concreta d'aiuto. Nonostante le limitate risorse economiche, 1'impegno e far si che chiunque qui si rivolge possa tenere il figlio desiderate.
II CAV di Modena è sorto il 26-4-82, con regolare atto notarile, per l'iniziativa di alcuni volontari del Movimento Vita. Ha sede in via Ganaceto 131 (tel. 218064). Sono stati seguiti a tutt'oggi più di 140 casi in modo globale e costante, offrendo ospitalità temporanea nelle strutture del centro, procurando assistenza sociale, sanitaria, psicologica e legale, favorendo l'inserimento lavorativo o il raggiungimento d'un alloggio dignitoso.
Dove mancano la solidarietà di parenti e amici, l'ascolto paziente, le condizioni oggettive necessarie, entra il CAV. Prima ancora dell'aiuto materiale, intende condividere umanamente ogni situazione problematica, assicurando la più completa riservatezza. Fra i numerosi volontari modenesi, appartenenti alle più diverse categorie, offrono la loro opera medici, avvocati, assistenti sociali.
II Movimento per la Vita promuove la mostra presente a favore dei CAV di Modena e Cavezzo, e coglie l'occasione per ringraziare vivamente gli artisti aderenti alla manifestazione, nonchè il pittore Erio Baracchi (che ha curato il progetto grafico del catalogo) e in particolare la dr. Anna Maria Nalini Setti alla quale è stata affidata l'organizzazione e la presentazione della rassegna.
Luciano Capitelli Presidente del Movimento per la Vita Modenese